La pizza es por excelencia uno de los principales platos típicos a la hora de hablar de cocina italiana. Pizzerías hay miles; muchas de ellas “D’asporto”, que traduce literalmente para llevar, aunque los locales disponen de pocas mesas si su clientela desea comerla en el lugar. La oferta es abundante y la competencia fuerte. Si hay una cosa que he aprendido en dos años y medio viviendo en Italia, es que el italiano es exigente en su paladar y la pizza es uno de los productos preferidos, es sagrada en este país, como la pasta y el risotto.
Hablando de Pizzerías D’asporto, yo descubrí una maravillosa y muy cerca de mi casa, para ser más exacta justo al frente. Cuando me mudé a la pequeña ciudad de Pontida, en junio de 2016, entre las primeras cosas que mis ojos identificaron y agradecieron, además del verde y la tranquilidad, fue precisamente tener una pizzería vecina.
Con el ajetreo habitual de la mudanza una de las primeras cosas que hicimos mientras nos reacomodábamos mi esposo y yo justamente fue comer pizza. Nos gustaron mucho las pizzas, la atención recibida y nos convertimos en fieles clientes.
Le propuse a su dueña, la señora Mónica Locatelli, hacer una entrevista y aceptó amablemente. Lo primero que me comentó en nuestro encuentro es que originalmente pensaba abrir un negocio de comida variada, un pequeño restaurant. Le gusta la cocina; su pasión y vocación por los fogones le viene de su familia: su mamá tiene un restaurante y su hermana una pizzería.
Los propietarios y sus hijas es gente amable y sencilla, que con pasión y mística hace su trabajo y vende sus productos: pizza, focachas, calzones y Kebab (originariamente turco, «şiş kebap« que se cocina en un pincho y cuya adaptación en el Medio Oriente hace referencia a carne en este caso de pollo y pavo, que es asada en rollos prensada en un horno vertical y se sirve en tortillas de trigo –wrap- o en sándwich); la relación precio-calidad es realmente bueno y la atención de primera. Tengo dos años y siete meses viviendo en Italia y puedo afirmar con propiedad que es una de las mejores pizzas que he probado.
“Viviendo aquí en Pontida buscaba un negocio, este local estaba en venta, así que mi marido y yo decidimos comprarlo. Yo quería un pequeño restaurant, como principal área de negocio, pero no pude hacerlo, aunque en un primer momento estábamos convencidos que podríamos, finalmente no fue posible porque no contábamos con el espacio suficiente para tener la cocina industrial y los implementos necesarios para este tipo de negocio, así que continuamos el ramo de pizzería y Kebab”, afirma la propietaria.
Mokita funciona desde octubre de 2014; la gestión anterior estaba en manos de una familia egipciana. El primer año fue el de mayor dificultad recuerda la entrevistada: hacer el punto, acostumbrar al cliente a los nuevos dueños, al precio de los productos. “Recién abiertos pensaban que no era italiano por el nombre: Mokita; es mi sobrenombre. Desde joven me llamaban así, un primo que lamentablemente falleció me puso ese apodo y todos me llaman Mokita; luego iniciamos con un precio un poco más alto a la gestión anterior y en realidad es difícil hacer entender al cliente que la calidad del producto al final paga siempre. Esto toma su tiempo y hay que tener paciencia. Ya el punto está hecho, nos conocen y estamos muy contentos con los resultados del negocio”.
Ella directamente hace la compra y prepara la masa para las pizzas, focachas y calzones con un día de anticipación, porque según confiesa, le confiere mayor suavidad y se digiere mejor. Sus hijas Arianna (lleva el delivery, el servicio de envío a domicilio solo tiene un costo de 1 euro y funciona en las tardes y los fines de semana) y Marina se turnan el manejo de la caja y ayudan a su mamá en la preparación de las pizzas, focachas y Kebab, y su esposo el señor Ricardo, está a cargo del horno.
Tiene un menú muy generoso de lunes a sábado para el almuerzo: una pizza, bebida y café por 7 euros. Y el Kebab, bebida y café a 5 euros. En total tienen cuarenta y seis tipos de pizzas; entre las pizzas más vendidas están: salamino picante, margarita, cuatro quesos, cuatro estaciones, valtellina, Mokita; cuatro tipos de calzones, tres focachas y el sándwich Kebab y el Wrap Kebap.
En cuanto a los pro y los contra de manejar un negocio familiar y trabajar juntos, su dueña afirma que a favor lo más destacable es: la confianza en el manejo de la materia prima, de los productos que compran y cómo se preparan, en el manejo del dinero en la caja, y por supuesto porque abarata los costos formales de pasivos laborales al no tener empleados, sino ser un negocio familiar. La mayor dificultad, en cambio, reside en que es difícil separar las preocupaciones del trabajo y las propias de la casa.
Su máxima es “Aquello que no va bien a mi boca, no va bien para la boca del cliente”, razón por la cual se esmera en comprar ingredientes de calidad y realizar un producto final que satisfaga los paladares de su clientela. Mientras la pone en práctica a diario “Mokita” y están contentos con su negocio, ella conserva su sueño de algún día poder tener un pequeño restaurante.
Tradizione e famiglia: Pizzeria D’asporto Mokita
La pizza è per eccellenza uno dei principali piatti tipici quando si parla di cucina italiana. Di posti per la pizza ce ne sono a migliaia; molti di loro «D’asporto”. L’offerta è abbondante e la concorrenza forte. Se c’è una cosa che ho imparato in due anni e mezzo di vita in Italia, è che l’Italiano è esigente con il suo palato e la pizza è uno dei prodotti preferiti, è sacro in questo paese, come la pasta e il risotto.
Parlando di Pizza D’asporto, ho scoperto un posto meraviglioso e molto vicino a casa mia, per essere più precisa proprio di fronte. Quando mi sono trasferita nella cittadina di Pontida, nel giugno 2016, tra le prime cose che i miei occhi hanno identificato e apprezzato, oltre al verde e alla tranquillità, era proprio la pizzeria vicina.
Une delle prime cose che abbiamo fatto mio marito ed io mentre stavamo riordinando dopo il trasloco è stato mangiare la pizza. Ci sono piaciute le pizze, l’attenzione ricevuta e siamo diventati clienti fedeli.
I proprietari e le loro figlie sono persone amichevoli e semplici, che fanno il loro lavoro e vendono i loro prodotti con passione e dedizione: pizze, focacce, calzoni e Kebab; il rapporto qualità-prezzo è davvero buono e l’attenzione ottima.Vivo in Italia da due anni e sette mesi e posso dire che è una delle migliori pizze che io abbia mai assaggiato.
Ho proposto alla sua proprietaria, la signora Monica Locatelli, di fare un’intervista e lei ha gentilmente accettato. La prima cosa che mi ha detto nel nostro incontro è che in origine aveva in programma di aprire una gastronomia. Le piace cucinare; la sua passione e vocazione per la cucina proviene dalla sua famiglia: sua madre e le sue sorelle hanno un ristorante e pizzeria
«Vivendo qui a Pontida, stavo cercando un affare, questa attività era in vendita, così io e mio marito abbiamo deciso di rilevarla. Volevo un piccolo ristorante, come attività principale, ma non siamo riusciti a farlo. Nonostante in un primo momento fossimo convinti di poterlo fare, alla fine non è stato possibile perché non avevamo abbastanza spazio per avere una cucina professionale e le attrezzature necessarie per questo tipo di attività, così abbiamo continuato l’attività di pizzeria e Kebab», afferma la signora Monica.
Mokita è aperto da ottobre 2014; la precedente gestione era nelle mani di una famiglia egiziana. Il primo anno è stato il più difficile: farsi un nome, abituare il cliente ai nuovi proprietari e al prezzo dei prodotti. «Appena aperti pensarono che non fosse un locale italiano a causa del nome: Mokita; È il mio soprannome. Quando ero giovane mi chiamavano così, un cugino che purtroppo è morto mi ha dato quel soprannome e tutti mi chiamavano Mokita. Abbiamo iniziato con un prezzo leggermente più alto rispetto alla precedente gestione ed è stato davvero difficile far capire al cliente che la qualità del prodotto paga sempre alla fine. Questo richiede tempo e bisogna essere pazienti. Ora abbiamo un nome, ci conoscono e siamo molto contenti dei risultati del negozio».
La signora Monica prepara personalmente l’impasto per le pizze e calzoni con un giorno di anticipo, perché, come confessa, rende la pizza più leggera e si digerisce meglio. Le sue figlie Arianna (che fa le consegne, il servizio di consegna a casa costa solo 1 euro e funziona alla sera e nei fine settimana) e Marina si occupano della cassa, a turno, e aiutano anche la mamma nella preparazione delle pizze, focacce e Kebab, mentre suo marito, il signor Riccardo, è responsabile del forno.
La pizzeria ha un menù molto generoso dal lunedì al sabato per il pranzo: una pizza, bibita e caffè a 7 euro, oppure il Kebab, bibita e caffè a 5 euro. In totale hanno quarantasei tipi di pizze; tra le pizze più vendute troviamo: salamino piccante, margherita, quattro formaggi, quattro stagioni, valtellina e mokita; quattro tipi di calzoni, tre tipi di focacce e il panino Kebab e la piadina Kebab.
Per quanto riguarda i pro e i contro della gestione di un’azienda familiare lei afferma che la cosa più importante è la fiducia nella gestione della materia prima, i prodotti che acquistano e il modo in cui li preparano, la gestione del denaro, e naturalmente i costi si riducono non avendo dipendenti. Essendo un’azienda familiare, la maggiore difficoltà, d’altra parte, sta nel fatto che è difficile separare le preoccupazioni del lavoro e quelle della casa.
Il suo motto è «Quello che non va bene per la mia bocca, non va bene per la bocca del cliente», motivo per cui si sforza di acquistare ingredienti di qualità e produrre un prodotto finale che soddisfi i palati della sua clientela. Mentre mette in pratica questa teoria tutti i giorni, «Mokita» è contenta della sua attività e continua a sognare un giorno di poter avere un piccolo ristorante.